SOL DO
La vedi nel cielo quell'alta pressione?
RE MIm
La senti una strana stagione?
DO SOL
Ma a notte la nebbia ti dice d'un fiato
DO LA RE
che il Dio dell'inverno è arrivato
SOL DO
Lo senti un aereo che porta lontano?
RE MIm
Lo senti quel suono di un piano,
DO SOL
di un Mozart stonato che prova e riprova
DO LA RE
ma il senso del vero non trova?
SOL RE
Lo senti il perchè di cortili bagnati,
MIm SIm
di auto a morire nei prati,
DO SOL
la pallida linea di vecchie ferite,
LA RE
di lettere ormai non spedite?
SOL RE
Lo vedi il rumore di favole spente?
MIm SIm
Lo sai che non siamo più niente?
DO SOL
Non siamo un'aereo nè un piano stonato,
LA RE SOL DO SOL DO SOL
stagione, cortile od un prato?
Conosci l'odore di strade deserte,
che portano a vecchie scoperte,
a nafta, telai, ciminiere corrose,
a periferie misteriose,
a rotaie implacabili per nessun dove,
a letti, a brandine, ad alcove?
Lo sai che colore han le nuvole basse,
e i sedili di un'ex terza classe,
l'angoscia che da' una pianura infinita,
hai voglia di me e della vita?
Di un giorno qualunque, di una sponda brulla?
Lo sai che non siamo più nulla?
Non siamo una strada nè malinconia,
un treno, una periferia,
non siamo scoperta nè sponda sfiorita,
non siamo nè giorno nè vita.
SOL DO
Non siamo la polvere in un angolo tetro,
RE MIm
nè un sasso tirato in un vetro
DO SOL
lo schiocco del sole in un campo di grano,
DO LA RE
non siamo, non siamo, non siamo?
SOL DO
Si fa a striscie il cielo, e quell'alta pressione,
RE MIm
è un film di seconda visione,
DO SOL
è l'urlo di sempre che dice pian piano:
DO RE SOL DO SOL DO SOL DO SOL
non siamo, non siamo, non siamo.
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