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Risulta peraltro evidente, anche nel clima della distensione, che un eventuale attacco
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ai Paesi Arabi vede l'Italia in prima posizione. E tutti sanno tutto dell'inizio ma
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nessuno può parlare della fine. E questa è la storia dell'aereo perduto al
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largo delle coste tunisine.
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La fabbrica di vedove volava a diecimila metri, sulla terra siciliana, il pilota
FA#- MI
controllava l'orizzonte, la visibilità era buona. Il pilota era un giovane ragazzo
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americano, ma faceva il soldato a Verona.
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E dieci chilometri sotto, ginestre e cemento a due passi dal mare e case popolari
FA#- MI
costruite sulla sabbia, nient'altro da segnalare. Solo la tomba di un giornalista,
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ancora difficile da ritrovare.
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E la fabbrica di vedove volava, sola, come un uccello da rapina. Il mare una tavola
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azzurra ormai, l'Africa era già più vicina, sul cielo una striscia di neve, bianca,
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bianca di carta velina.
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